Strategie per una gamification di successo
Negli ultimi anni, la gamification ha assunto un ruolo sempre più centrale nella formazione aziendale, trasformando i tradizionali programmi di apprendimento in esperienze più coinvolgenti e motivanti. Si parla, nello specifico, di edutainment.
Soprattutto grazie ai progressi delle neuroscienze, si è capito, infatti, che innovare la formazione aziendale ha diversi benefici cognitivi per le persone.
Tra i vantaggi principali e più evidenti della gamification, c’è il fatto che sfruttare le dinamiche tipiche dei giochi – come punteggi, classifiche, livelli e premi – rende più divertente il processo di apprendimento. Non solo: il gioco stimola molto anche l’attenzione e la memoria, migliorando così la retention delle informazioni e incentivando il coinvolgimento. Inoltre, la necessità di superare delle sfide e di trovare una soluzione di squadra, porta i team a un maggiore confronto e abbassa le barriere del giudizio, con il vantaggio di migliorare il senso di appartenenza e superare anche eventuali difficoltà comunicative tra le persone.
In questo articolo approfondiamo cos’è la gamification e il modo in cui, applicata alla formazione aziendale, trasforma l’apprendimento e la gestione delle risorse umane in azienda.
Cos’è la gamification e perché funziona?
Partiamo dalle basi: la gamification è la presa in prestito di alcuni elementi e dinamiche tipiche del gioco. In particolare, consiste nel trasferimento di tecniche di motivazione comportamentale tipiche del gioco in contesti che comunemente sono considerati formali, come l’ambiente di lavoro.

La gamification in azienda può essere molto efficace poiché rappresenta uno strumento per migliorare la formazione e la produttività. Questo approccio si basa su un nuovo paradigma che riconosce il ruolo cruciale delle persone nel successo organizzativo: quando vengono coinvolte in ambienti stimolanti e si sentono a proprio agio nell’esprimere il loro potenziale, le persone sono in grado di contribuire attivamente alla creazione di valore per l’intera azienda.
Diversi studi hanno dimostrato che durante il gioco il nostro cervello si attiva in modo diverso e rilascia dopamina, generando una sensazione di benessere e piacere. Tutto ciò si traduce a livello psicologico in motivazione e desiderio di partecipare.
I vantaggi per aziende e persone
Riflettere sulla possibilità di inserire la gamification nelle strategie di formazione e sviluppo delle persone può avere un duplice obiettivo, tattico e strategico. Se da un lato l’adozione della gamification risponde alla necessità di innovare i processi di selezione e gestione dei talenti e per renderli più efficaci e coinvolgenti, dall’altro rappresenta l’opportunità per avviare una trasformazione strategica della cultura aziendale in cui le si sentano valorizzate, condividano i valori aziendali e trovino un maggiore senso di appartenenza e identità nel proprio lavoro. In entrambi i casi, scegliere di intraprendere questo percorso porta a vantaggi significativi e concreti, sia per l’azienda che per chi ci lavora.
Le persone sono coinvolte e soddisfatte
La gamification consente alle persone di sentirsi parte di una squadra, di collaborare per raggiungere gli obiettivi comuni. Inoltre, attraverso quiz interattivi, simulazioni e feedback istantanei, i partecipanti hanno l’opportunità di applicare subito ciò che imparano, rinforzando i concetti in modo efficace.
I dipendenti sono più propensi a partecipare attivamente a una sessione formativa se percepiscono che ci sono obiettivi da raggiungere, se si sentono valorizzati e ci ricompense in palio.
La collaborazione migliora
Attraverso classifiche e punteggi, le persone coinvolte possono valutare subito le loro prestazioni di squadra e sapere se ci sono aree che necessitano miglioramenti come, per esempio, la comunicazione e la coesione di gruppo.
Questo processo, oltre a promuovere la collaborazione tra team e dipartimenti, abitua a dare e ricevere feedback, innescando un miglioramento continuo che si riflette sulle performance lavorative quotidiane.
I talenti sono attratti dall’ambiente di lavoro positivo
Le organizzazioni che adottano strumenti innovativi per valorizzare le persone, dal processo di recruiting fino alle strategie di engagement, spesso percepite come ambienti di lavoro più attrattivi. Questo può risultare particolarmente vero per i talenti più giovani, come i Millennials e la Generazione Z, che rappresentano una quota crescente della forza lavoro (la generazione Z costituisce già un quinto degli occupati in Italia). Le persone più giovani, infatti, attribuiscono grande importanza al benessere sul posto di lavoro e valutano quanto è reale e concreto l’impegno delle aziende nei loro confronti. In particolare, alcuni dati raccolti dal Sole 24 Ore raccontano che il 60% di chi appartiene alla Generazione Z è disposto a cambiare occupazione se l’ambiente non è sano e coinvolgente. Oltre a questo, sempre maggiore attenzione è volta alle attività aziendali che promuovono la diversità e l’inclusione nel contesto lavorativo. Ecco perché iniziative concrete come l’adozione di tecniche di gamification rappresentano un’ottima strategia per favorire una maggiore retention delle persone, che ormai valutano attentamente l’impegno delle organizzazioni, e così ridurre il turnover e i costi associati.
Come integrare la gamification nella formazione aziendale?
Il racconto è solo una metafora, ma dà una misura di quanta strada possiamo fare dal momento in cui ci rendiamo conto che l’oggetto delle nostre paure non è mai tanto spaventoso come lo immaginiamo. Possiamo pensare che un cambiamento organizzativo sia dannoso e quindi opporvi resistenza, oppure possiamo credere che trovare il “formaggio nuovo”, possa aiutare ad accettare con gioia il cambiamento e a sopravvivere. Ecco 7 lezioni che possiamo trarre da questa storia:
La formazione obbligatoria, come quella sulla sicurezza sul lavoro e altri programmi formativi, spesso è vissuta come un’esperienza poco rilevante, soprattutto quando in essa le persone non riconoscono una relazione diretta con le loro mansioni quotidiane. Cercare di integrare aspetti ludici, può motivarle a dedicare parte della loro giornata lavorativa alla partecipazione a questi programmi.
Passiamo, quindi, all’aspetto pratico: come integrare la gamification all’interno dei programmi di formazione?
I consigli pratici per iniziare
Ecco alcuni suggerimenti pratici per iniziare:
Sperimentare con piccoli progetti pilota
Prima di implementare la gamification su larga scala, è consigliabile testarla su un piccolo gruppo o su un singolo corso formativo. In questo modo, è possibile raccogliere feedback e apportare miglioramenti.
Monitorare durante e dopo
È importante prendersi del tempo per monitorare i risultati della sessione formativa non solo mentre si svolge, ma anche a posteriori. Le classifiche, i punteggi e i feedback possono essere utilizzati per migliorare continuamente il sistema e adattarlo alle esigenze aziendali.
Fissare obiettivi chiari e raggiungibili
Pensare le dinamiche della gamification a partire dagli obiettivi è il cuore di tutto il processo e assicurarsi che gli obiettivi fissati siano chiari e realistici è fondamentale. Le meccaniche di gioco devono essere ben progettate per tenere alta la motivazione.
Esempi di meccaniche di gioco
Esistono diverse meccaniche di gioco che possono essere facilmente incorporate nei programmi di formazione aziendale. Di seguito suggeriamo alcune delle più efficaci:
Classifiche e competizione
Le classifiche stimolano una competizione amichevole che favorisce la partecipazione attiva e il desiderio di impegnarsi per raggiungere l’obiettivo.
Livelli progressivi
Suddividere i corsi di formazione in livelli progressivi permette ai partecipanti di acquisire le conoscenze gradualmente, ottenendo piccole vittorie lungo il percorso. Questo mantiene alta la motivazione.
Badge e riconoscimenti
Offrire badge o certificati al raggiungimento di determinati obiettivi può essere un incentivo potente, soprattutto quando viene data la possibilità di esibire questi riconoscimenti all’interno dell’azienda o su piattaforme professionali.
Strumenti e piattaforme
Per facilitare l’integrazione della gamification nella strategia formativa, ci si può servire di diversi strumenti, molti dei quali facilmente accessibili, tra cui alcune
piattaforme dedicate che offrono funzionalità di gamification integrate. Ecco degli esempi:
LMS (Learning Management System)
Molte piattaforme LMS moderne, offrono opzioni di gamification integrate, come punti, classifiche e badge. Questi sistemi permettono di monitorare il progresso dei dipendenti e incentivare l’apprendimento continuo.
App interattive desktop e mobile
Applicazioni come Kahoot! e Quizizz possono essere utilizzate per rendere le sessioni formative più interattive, tramite quiz e sfide dal vivo, aggiungendo una dimensione ludica anche ai corsi tradizionali.

Un caso di successo
Molte aziende hanno colto il grande potenziale della gamification applicata alla formazione del personale. Un esempio tra i tanti è che ha sfruttato questo approccio nella formazione e nello sviluppo del personale. In particolare, hanno iniziato ad usare i principi della gamification per diventare esperti nell’uso dei social media e fare rete, attrarre prospect, migliorare la ricerca dei candidati.
Specialist, Strategist and Master sono i tre livelli di certificazione pensati per misurare e incentivare i progressi nell’acquisizione di nuove competenze. Hanno progettato anche piccole sfide di squadra, al termine delle quali i partecipanti ricevono badge e ricompense. Un bel modo per crescere con motivazione e quel pizzico di sana competizione che consolida l’apprendimento e la coesione della squadra.
Le aziende che adottano questo approccio non solo creano ambienti più positivi e coinvolgenti, ma rilevano anche un miglioramento significativo nelle prestazioni e nello sviluppo delle competenze soft. Integrare la gamification nella formazione aziendale è quindi una strategia sostenibile per costruire una forza lavoro entusiasta, capace e orientata ai risultati.