Programmi di formazione per gestire lo stress
La formazione è lo strumento più importante per fornire a chi lavora una cassetta degli attrezzi da usare all’occorrenza. Avere strumenti pratici per identificare i segnali di stress e sviluppare strategie efficaci per affrontarlo, responsabilizza le persone dell’organizzazione a tutti i livelli.
Che l’azienda sia strutturata o più piccola, investire in programmi di formazione dedicati al benessere lavorativo dovrebbe essere prioritario, anche nell’ottica di una strategia di retention a lungo termine dei talenti.
Invece di lasciare che lo stress degeneri, un percorso di apprendimento sul tema dello stress lavoro correlato consente di riconoscere i segnali e agire in modo proattivo.
Trigger dello stress: imparare a riconoscerli
Sessioni dedicate all’analisi delle cause dello stress individuale, aiutano le persone a sviluppare consapevolezza e a distinguere tra stress positivo (eustress) e stress negativo (distress). Si tratta dei cosiddetti trigger che possono provocare situazioni di discomfort e che, se non identificati come tali e reiterati, possono provocare danni.
Il ruolo della mindfulness
Oltre alla consapevolezza su ciò che innesca situazioni potenzialmente stressanti, è importante trasferire tecniche di self-coaching subito applicabili nel caso in cui si verifichi un episodio vissuto come particolarmente stressante. Dalla teoria alla pratica, insomma. Tra queste tecniche, la mindfulness è una pratica che permette di vivere il momento presente, limitando le reazioni impulsive ai fattori di stress. Ci sono poi altre tecniche di resilienza altrettanto efficaci per ridurre la risposta allo stress, come la visualizzazione, la respirazione controllata e il problem solving creativo, la capacità di adattamento e la gestione del tempo.
Integrare queste tecniche nella formazione, dapprima in modo guidato, aiuta le persone a sapere come affrontare poi le sfide con maggiore calma e lucidità.
Allenare il linguaggio dell’accordo
Quante volte pensiamo “non è per cosa ha detto, ma per come lo ha detto”? Succede perché, molto spesso, il non verbale – molto più che ciò che diciamo – può generare dei fraintendimenti che portano a uno stressante disaccordo, dichiarato o meno. Siamo esseri umani e in quanto tali siamo un complesso agglomerato di pensieri, sensazioni e pregiudizi.
Ecco perché oggi si fa tanto leva su soft skill come la comunicazione assertiva e l’empatia. Sessioni di formazione sulla comunicazione efficace, sulla gestione del feedback e sulla risoluzione dei conflitti insegnano a gestire meglio le situazioni stressanti con i colleghi e a costruire accordo.
Progettare team building
Perché inserire momenti di team building nella formazione dedicata alla gestione dello stress? Il motivo è semplice: rafforzare la coesione del gruppo di lavoro alleggerisce le situazioni di stress potenziale o reale.
Il supporto sociale, infatti, è fondamentale per gestire lo stress perché sapere di poter contare su altre persone e sapere di chi potersi fidare è un grande sollievo quando si verificano situazioni particolarmente difficili da gestire individualmente. I team building, quindi, rafforzano i legami tra colleghi, creando una rete di supporto che permette di affrontare le difficoltà con un sostegno reciproco.