Il ruolo della formazione nella gestione dello stress sul lavoro
La complessità dei contesti lavorativi, ma anche delle relazioni umane e professionali, ha reso prioritario il tema della gestione dello stress sul lavoro, soprattutto negli ultimi anni.
Dei cambiamenti si intravedevano già prima della pandemia, ma in particolare dopo l’emergenza Covid, le persone hanno rivalutato alcuni aspetti della propria vita e sentono il bisogno di vivere ambienti di lavoro positivi in cui sia possibile trovare un equilibrio. Succede in particolare in organizzazioni dove il carico lavorativo elevato e i ritmi intensi rendono necessaria, una riflessione sul work life balance e sulle conseguenze di un mancato impegno da parte delle aziende in questo senso.
Il primo passo, però, è ascoltare cosa succede nel mercato, nella propria organizzazione e sensibilizzare le persone a riconoscere e gestire lo stress.
La formazione mirata può svolgere un ruolo cruciale nell’aiutare le persone a sviluppare competenze per ridurre lo stress lavoro correlato e migliorare il benessere lavorativo.
Cos’è lo stress lavoro correlato
Lo stress lavorativo è una risposta fisiologica a fattori stressanti come scadenze ravvicinate, pressioni continue o ambiente di lavoro poco supportivo. In questi casi si genera una sorta di cortocircuito per cui le richieste superano la capacità di farvi fronte in modo soddisfacente. Le conseguenze di un tale scollamento tra prestazioni richieste e risorse disponibili implicano danni psichici, fisici e relazionali per la persona coinvolta. Lo stress, se non viene gestito, può portare a burnout, calo della produttività e alta rotazione del personale, oltre che – nei casi più estremi – a contenziosi di natura legale.

Ecco, a titolo esemplificativo, alcune condizioni lavorative che potrebbero causare stress:
- carichi di lavoro eccessivi;
- precarietà del lavoro;
- mancanza di chiarezza su richieste/ruoli;
- mancanza di sostegno da colleghi/superiori;
- stile di leadership aggressivo e controllante.
Da queste e altre situazioni simili, caratterizzate da una forte disfunzionalità protratta nel tempo, può derivare un vero e proprio malessere. Costituiscono, dunque, un costo che si può evitare mettendo in atto le misure necessarie per creare un ambiente di lavoro sano, in cui chiunque possa sentirsi al sicuro.
In un mondo sempre più complesso e digitale, è importante che le persone siano formate per riconoscere e gestire lo stress in modo costruttivo. Per gli HR, comprendere la natura e l’impatto dello stress nella propria organizzazione è fondamentale per affrontarlo con interventi di formazione mirati.
Programmi di formazione per gestire lo stress
La formazione è lo strumento più importante per fornire a chi lavora una cassetta degli attrezzi da usare all’occorrenza. Avere strumenti pratici per identificare i segnali di stress e sviluppare strategie efficaci per affrontarlo, responsabilizza le persone dell’organizzazione a tutti i livelli.
Che l’azienda sia strutturata o più piccola, investire in programmi di formazione dedicati al benessere lavorativo dovrebbe essere prioritario, anche nell’ottica di una strategia di retention a lungo termine dei talenti.
Invece di lasciare che lo stress degeneri, un percorso di apprendimento sul tema dello stress lavoro correlato consente di riconoscere i segnali e agire in modo proattivo.
Trigger dello stress: imparare a riconoscerli
Sessioni dedicate all’analisi delle cause dello stress individuale, aiutano le persone a sviluppare consapevolezza e a distinguere tra stress positivo (eustress) e stress negativo (distress). Si tratta dei cosiddetti trigger che possono provocare situazioni di discomfort e che, se non identificati come tali e reiterati, possono provocare danni.
Il ruolo della mindfulness
Oltre alla consapevolezza su ciò che innesca situazioni potenzialmente stressanti, è importante trasferire tecniche di self-coaching subito applicabili nel caso in cui si verifichi un episodio vissuto come particolarmente stressante. Dalla teoria alla pratica, insomma. Tra queste tecniche, la mindfulness è una pratica che permette di vivere il momento presente, limitando le reazioni impulsive ai fattori di stress. Ci sono poi altre tecniche di resilienza altrettanto efficaci per ridurre la risposta allo stress, come la visualizzazione, la respirazione controllata e il problem solving creativo, la capacità di adattamento e la gestione del tempo.
Integrare queste tecniche nella formazione, dapprima in modo guidato, aiuta le persone a sapere come affrontare poi le sfide con maggiore calma e lucidità.
Allenare il linguaggio dell’accordo
Quante volte pensiamo “non è per cosa ha detto, ma per come lo ha detto”? Succede perché, molto spesso, il non verbale – molto più che ciò che diciamo – può generare dei fraintendimenti che portano a uno stressante disaccordo, dichiarato o meno. Siamo esseri umani e in quanto tali siamo un complesso agglomerato di pensieri, sensazioni e pregiudizi.
Ecco perché oggi si fa tanto leva su soft skill come la comunicazione assertiva e l’empatia. Sessioni di formazione sulla comunicazione efficace, sulla gestione del feedback e sulla risoluzione dei conflitti insegnano a gestire meglio le situazioni stressanti con i colleghi e a costruire accordo.
Progettare team building
Perché inserire momenti di team building nella formazione dedicata alla gestione dello stress? Il motivo è semplice: rafforzare la coesione del gruppo di lavoro alleggerisce le situazioni di stress potenziale o reale.
Il supporto sociale, infatti, è fondamentale per gestire lo stress perché sapere di poter contare su altre persone e sapere di chi potersi fidare è un grande sollievo quando si verificano situazioni particolarmente difficili da gestire individualmente. I team building, quindi, rafforzano i legami tra colleghi, creando una rete di supporto che permette di affrontare le difficoltà con un sostegno reciproco.

Strumenti per integrare la formazione
Coinvolgere le persone sul tema della gestione dello stress è molto importante. In primo luogo, una formazione ben progettata – magari con il supporto della gamification – costituisce la possibilità di applicare subito quanto imparato. Come abbiamo visto, è anche l’occasione per promuovere una cultura collaborativa e consolidare relazioni di fiducia tra colleghi. Accanto alla classica formazione frontale, si può pensare di integrare il percorso con corsi online flessibili, da fruire in modalità asincrona.
Formazione: una leva strategica
Investire nella gestione dello stress attraverso la formazione rappresenta una risorsa strategica per le aziende. Il supporto offerto tramite corsi, workshop e risorse digitali aiuta le persone a gestire lo stress in modo più efficace e apporta molti benefici, tra cui promuovere un ambiente di lavoro sano e produttivo, ma anche più competitivo sul mercato.
Per le risorse umane, implementare programmi di apprendimento mirati a gestire lo stress può fare la differenza tra un gruppo motivato e una forza lavoro a rischio burnout. Con un approccio strutturato alla formazione, le aziende possono contribuire al benessere delle proprie persone e garantire una crescita professionale solida e duratura, sviluppando la resilienza necessaria per affrontare le sfide del mondo lavorativo moderno.